PDA

Visualizza versione completa : Nuove piste di sci e servizi


Abriga.it
08-05-09, 09:29
Dopo il collegamento fra Magnolta e Palabione, prosegue il rilancio delle piste di sci di Aprica. A partire dalla rinascita della pista “Benedetti” la cui progettazione di massima è stata recentemente affidata ad esperti che dovranno studiare l’ampliamento e la riqualificazione (che consentirà la conseguente omologazione Fis) dell’intero tracciato della pista “Benedetti” sia superiore che inferiore. Di pari passo proseguirà – a tre tappe – anche il lavoro sugli altri tracciati. Il primo passo sarà quello di sistemare la “piana dei Galli” e la pista “Roccolo” alla Magnolta, il secondo sarà quello di realizzare la “Superpanoramica” del Palabione, perché attualmente manca un tracciato di discesa centrale in paese alla portata di tutti gli sciatori. Infine si intende arrivare a sciare fino a 2.509 metri al Dosso delle Pecore oltre la “Valletta”, in modo che l’estensione delle piste di Aprica parta dai 2.509 metri di quota ai 1.200 dell’abitato.
Passando al bilancio della stagione sciistica appena conclusa, gli impianti non nascondono di aver avuto un aumento di sciatori seppure ciò sia condizionato dalle straordinarie nevicate. Cristian Negri, amministratore delegato della Baradello 2000, parla di «stagione anomala», nel senso che «è stata eccezionale quanto a passaggi con un 30% in più che, nelle casse del Baradello, si è tramutato in 300mila euro in più – afferma -. Una boccata di ossigeno certo, che però non risolve il debito di 6 milioni e mezzo di euro che abbiamo. L’aumento del capitale lanciato l’anno scorso è stato sottoscritto da pochi e gli enti pubblici hanno i rubinetti semichiusi. Finché gli operatori di Aprica non capiranno l’importanza di sostenere il Baradello, è dura». Ancora più prudente l’amministratore delegato di Siba, Domenico Cioccarelli, che abbina l’ottima stagione di passaggi ai cancelletti all’ottima stagione di spese. «Aprica, rispetto ad altre località valtellinesi, ha fatto la parte del leone quest’inverno – dice -, ma abbiamo avuto anche un aumento delle spese di gasolio e corrente per via dell’allungamento del funzionamento degli impianti, dell’attivazione dei dispositivi antivalanga sul nuovo collegamento alto e dei corsi per avere personale specializzato ad hoc per la sicurezza della nuova pista. La novità della Via del Gallo e l’abbondanza di neve hanno fatto da traino. Purtroppo però da una radiografia fatta del paese, la ruota non ha girato in tutti i sensi e il settore terziario (negozi, alberghi, affitti) non ha avuto maggiori benefici». Ed ecco la “ricetta” di Cioccarelli: «Se vogliamo che il miglioramento riguardi tutti, se vogliamo attirare clientela di qualità bisogna investire. Ad Aprica manca, ad esempio, una struttura a cinque stelle con 300 camere che dia la possibilità di ospitare personalità o eventi di rilievo. Difettiamo su polifunzionali, centri benessere. Su questa linea bisogna, secondo me, insistere politicamente». Pensa in grande Cioccarelli, anche se – non si può nasconderlo – si deve fare i conti con carenza di investitori (soprattutto locali) e con un paesaggio già fortemente sacrificato. La domanda è : investire ancor più o sistemare e qualificare l’esistente?