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Global Arctic Awards

Due orsi innamorati, un tenerissimo orso bianco disteso sulla schiena di mamma orsa, due trichechi e ancora un orso che sembra un peluche tanto è piccolo in una vastità di ghiaccio che si sta sciogliendo, creando piccole piattaforme nel mare.Una tenda che si staglia nel cielo stellato, fiabeschi paesaggi innevati o ghiacciati, aurore boreali che creano, con i propri colori, effetti tali che sembra impossibile che la natura da sola possa suscitare. Ma anche immagini altrettanto d’acchito sul riscaldamento globale come quella di un arco di ghiaccio per metà sciolto oggetto di attenzione di fotografi e video maker oppure un obiettivo di ghiaccio consumato dal calore che riprende altro ghiaccio ancora integro.Sono alcune delle immagini che hanno partecipato a Global Arctic Awards, il concorso internazionale le cui foto più belle saranno esposte nella cornice di palazzo Salis a Tirano da questa settimana fino al 1° agosto. La mostra, che sarà visitabile nell’ambito del circuito museale di palazzo Salis, fa riferimento agli scatti dei fotografi provenienti da trentaquattro Paesi hanno preso parte alla seconda edizione del concorso fotografico.  Una mostra nata, come dice Paola Salis, per coniugare il bello al bello. «Amiamo le fotografie – afferma -. C’era stata una mostra su Ulisse e il tema del viaggio qualche anno fa. Siamo a Tirano, ma siamo aperti a tutto il mondo. La famiglia Salis era in tutto il mondo, dalla Repubblica di Venezia alla corte di Spagna. Qualcosa di locale qui starebbe stretta. Il legame per portare la mostra Global Arctic Awards è stato con la fotografa Alessandra Meniconzi che non espone in questa edizione in quanto membro della giuria. È stata lei a proporre l’idea che ho sviluppato e allestito con Aleksey Anisimov (direttore di gara) venuto dall’Ucraina a Tirano».La mostra è articolata in quattro sale alle quali è stato dato un tema: nella prima sala il protagonista è l’orso polare che, della fauna artista, è indubbiamente il re. Nella seconda sala ci sono le immagini dei paesaggi, nella terza le aurore boreali e nell’ultima altri animali. «Ho escluso l’aspetto etnografico relativo alle popolazioni – prosegue Salis -, perché ho preferito dare risalto alla natura e anche ai fenomeni spaventosi come il riscaldamento globale in diverse foto che ho selezionato. Vorrei che qualcuno andasse via, dopo aver visitato l’allestimento, non solo con negli occhi il piacere di questa mostra ma anche con una sensibilizzazione sugli stili di vita per riflettere se sia giusto o no cambiare per mantenere questi paradisi. L’Artide è uno dei pochi posti incontaminati, anche se già ci sono trivellazioni per il petrolio e passaggi di navi agevolato dallo scongelamento».Due soli gli italiani che hanno partecipato al concorso, le cui immagini sono presenti a Tirano: Marco Gaiotti ha rappresentato l’orso nell’immensità dello scioglimento dei ghiacci, mentre Giacomo De Dona di Belluno – presente all’apertura della mostra e che ha ricevuto una menzione d’onore al concorso – ha immortalato un alce durante il suo viaggio in Svezia. Difficile il ruolo dei giurati che hanno selezionato oltre duemila foto. «Il primo impatto gioca un grande ruolo – dice Meniconzi – poi però si sono valutate tecnica e originalità. Si cerca sempre il nuovo, anche se oggi è ancora più difficile perché siamo bombardati di immagini».Interessante il connubio della mostra e del museo di palazzo Salis. Da una parte ci sono le prime cinque sale che sono un’esposizione permanente sull’aspetto storico della Valle e della famiglia, un leitmotiv che si trova tutti gli anni con qualche variazione degli oggetti di famiglia scelti per le vetrine. Dall’altra parte, gli spazi sono stati concepiti per ospitare mostre temporanee o ricevimenti. «La natura non ha un tempo, è eterna. E il nostro palazzo quasi, visto che comincia ad avere 500 anni», conclude Paola Salis.Palazzo Salis è aperto tutti i giorni da lunedì a mercoledì dalle 10 alle 14, da giovedì a sabato dalle 10 alle 15,30. Chiusura la domenica, ma se ci sono grossi gruppi su prenotazione viene aperto anche nel giorno festivo.

di Clara Castoldi

Una suggestiva aurora boreale
Non solo ghiaccio
Avvolgente composizione
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